Atlanto – Futuri parziali (VREC)

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Pop sospeso su sferzate di magia elettronica che si stagliano all’orizzonte e lasciano in bocca un gusto dolce amaro di semplicità nascosta nelle strutture create per l’occasione. Ritornano gli Atlanto, ritorna la band vicentina dopo anni di silenzio. Ritorna con un disco pensato per abbracciare sonorità di facile appeal con testi che parlano di quotidianità e romanticismo, a tratti troppo prevedibile, ma nel complesso in grado di dare alla forma canzone un gusto personale, un gusto che è diventato ricerca lungo le strade del tempo passato ad aspettare. Nei tre singoli principali Dimmi che mi vuoi di più, Un pomeriggio al sole, Ma come passa il tempo c’è lo zampino di Matteo Cantaluppi. Gli intrecci melodici tra chitarra e pianoforte ricordano gli ultimi Coldplay, quelli più popolari e radiofonici, passando poi inevitabilmente per band come The Giornalisti, La fame di Camilla o i Negramaro. Futuri parziali è un buon disco, ricercato nei suoni e nei colori sviluppati lungo l’ascolto. Forse manca quel tocco di originalità in più, ma son convinto che in chiave live sapranno differenziarsi dalla miriade di band simili in circolazione. Gli Atlanto sanno suonare e solo questo forse conta.