Joseph Martone – Honey Birds (Freak House)

Honey Birds, l'album di Joseph Martone - Il Giornale OFF

Panorami indissolubili capaci di fondersi con radici del passato a ricreare l’illusione di un cantautorato pregno di storie da raccontare e in grado di attraversare decenni di musica interiore per scaraventarla, oggi più che mai, all’interno di concetti e strutture mai ben delineate, ma piuttosto cariche di atmosfere, cariche di sovrapposizioni e di veridicità. L’album di Joseph Martone si affida all’introspezione americana per dare vita ad un insieme di canzoni che catturano l’attenzione e non si stancano di creare paesaggi in evoluzione, ma piuttosto catturano sguardi e interpretazioni di un mondo che non c’è più. In questo Honey Birds troviamo lo Springsteen solitario, Bob Dylan, Micah P. Hinson, ma anche il nostro Stella Burns. Da Working on me fino ad arrivare a Firefly il nostro riesce a trovare una leggera luce all’interno dell’oscurità che avanza, tessendo trame da primo della classe per un disco davvero importante.