Frank DD & Friends – Sos Kaos (VREC 243)

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Ritorna il mondo disincantato di Frank DD & Friends, ritorna con un disco colorato e ricco di sfumature contaminato dalla forma mutevole e cangiante di pezzi che intersecano svariati generi, ma che mettono sempre in primo piano il ritmo in levare, il suono contagioso di territori d’oltreoceano. Pop e reggae, musica d’autore e hip hop sono i marchi di fabbrica di uno dei più rappresentativi gruppi di genere della penisola, per un album che come rompicapo si affaccia alla vita moderna raccontando di una contemporaneità malata, di una vita che nel caos quotidiano ricerca sprazzi di cielo oltre l’inutilità di tutto ciò che può essere materiale ed effimero. La band di Prato stilisticamente abbraccia culture lontane, ma dirompente si rivolge a questa contemporaneità come in Spara, Sos Kaos, C’è chi, Inconsapevolezza, il tutto all’interno di un disco cangiante e mutevole che facilmente si fa riascoltare e dirompente misura al millimetro le parole valorizzando una prosa metrica di sicuro effetto e sicuramente convincente. 


Frank Dd & Friends – Dannata Dimensione (Autoproduzione)

Animali da palcoscenico che si divincolano tra gli anfratti multi sfaccettati di un romanzo in levare creando all’unisono sapienti composizioni in grado di stabile interconnessioni sonore che sono alla base del nostro tempo multiculturale, in cerca di una dimensione perpetua dove stringersi e guardare con gli occhi tesi al futuro, un nuovo giorno.

Loro sono da Prato e sono i Frank DD & Friends, band che ha saputo fondere con leggerezza e allo stesso tempo con grazia sentita, generi che dir lontani è dir poco: esperienze musicali con un background altamente diverso, che permettono di abbattere i confini fisici e dar vita ad avventure che si spingono oltre il reggae per come lo conosciamo conquistando l’ascoltatore con fraseggi da veri e propri sperimentatori.

Cooperation no competition è il loro slogan, il loro voler occupare un posto nel mondo e come non volergli dare atto, otto pezzi che fanno da monito ai tempi in cui viviamo e ai tempi che verranno, otto pezzi che non si fermano all’apparenza, ma si ritrovano ad essere ricerca costante nei confronti di ciò che non conosciamo, ma non per questo reputato a rimanere relegato; una necessità che si fonde con il vivere, una necessità che si traduce in libertà.