FASE 39 – Imperfetto (Autoproduzione)

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Ep minimale che abbandona l’elettronica del primo disco consegnandoci una prova dal sapore internazionale e duraturo, un insieme di canzoni congegnali che attraverso una commistione di generi smistano il pop con l’hip hop e l’r’n’b potenziando un interesse d’insieme che in questi brani ritrova un punto di origine, un punto di contatto con qualcosa di primitivo a riscoprire radici e pensieri, a rimarcare ancora un desiderio di sopravvivenza che nell’imperfezione si fa soggettività a tratti analitica, a tratti disincantata, un’idea sincera nel riappropriarsi di un mondo che sembrava perduto. Il disco dei FASE 39 è un agglomerato urbano di pensieri, un’immagine in movimento, non statica, del nostro vivere la quotidianità e il tutto viene raccontato attraverso pezzi simbolo come la stessa title track o la bellissima Cristallo in un vortice di sensazioni che colpisce al primo ascolto. Imperfetto non è solo un disco, è uno stato, è il nostro vivere e la band di Torino riesce nell’intento di delinearne contorni e sovrapposizioni che vanno aldilà della banalità di questo tempo. 


Fase 39 – Elettroscopia (Cosecomuni)

Elettropop convincente e ambizioso che si staglia contro i decibel degli anfratti chitarristici per dare un senso ad un’elettronica del nuovo futuro che avanza, intascando gli insegnamenti dei metà 2000 e cesellando canzone dopo canzone un sound che deve, per esigenza, farsi il più possibile penetrante e convincente, lavoro che i nostri Fase 39 compiono già da un po’, intascando questa Elettroscopia che sa di analisi del materiale posseduto fino ad ora e che è stato prontamente scomposto per essere poi assemblato in maniera del tutto sincera e al contempo originale, con cantato in italiano e approccio d’oltremanica.

Un disco completo e maturo quindi, anche se l’importanza qui data alla musica è preponderante, non ci troviamo davanti ad un cantautorato sopraffino, ma a battiti e suoni che fanno ballare, che fanno alzare in aria le mani e colpire a fondo gli ultimi fasci di luce prima dell’oscurità.

Si parte con Equilibrio dell’anima per arrivare ad Apocalittica passando per la riuscita title track d’artista in continuo viaggio verso territori inesplorati e sicuramente ricchi di soddisfazioni.