Wemen – Everything you kill is beautiful (Autoproduzione)

E’ il momento di farsi grandi , di diventare adulti, di raggiungere una maturità artistica che gli Wemen in questo disco ottengono in modo naturale costruendo una manciata di canzoni che rendono l’idea di un post pop che appunto scavalca le concezioni della musica popolare per come la conosciamo, ma si amalgama piuttosto ad un alternative che fa scuola, elettrizzante quanto basta, acido in parte e potente nella sua immediatezza. Garage rock quindi commistionato ad un energico modo di intendere il mondo che via via lascia posto a deframmentazioni lisergiche in canzoni come l’apertura On the road per poi proseguire con brani quali Contagious kiss, Walk Fast orientaleggiante quanto basta per percepire lo zampino di Mordecai, super canzoni come Good to be alive con la voce di Lucia Manca e pezzi simbolo come Houla o la stessa title track meravigliosa a chiudere il disco. Everything you kill is beautiful riscopre l’esigenza di chiudere con il passato, di creare qualcosa di nuovo sentendo la necessità intrinseca di trasformare il desueto e oramai deturpato in qualcosa di necessario o perlomeno pieno di vitalità. Un disco che brilla di luce, un album che di certo non dimenticheremo facilmente.