The Lemon Squeezers – Pop hurt (Autoproduzione)

Un miscuglio eterogeno di musica e colori, capaci di infondere un’esigenza floreale di creare situazioni oltre ogni aspettativa e oltre ogni forma precostituita di già sentito, un pop dalle sonorità alquanto moderne e alquanto considerevoli che si lascia coinvolgere dalle speranze di un incrocio con il soul, l’electro e lo swing per un suono che accende la pista e riesce a dare energia considerevole ad un progetto mutevole e in continuo cambiamento.

Il raccontare di personaggi surreali porta l’ascoltatore ad entrare in un mondo parallelo e incantato che è scosso dall’elettricità del momento, tra Caravan Palace e Moloko e in un saliscendi emozionale che si rispecchia nei pezzi proposti, dal magnifico singolo Reload fino all’oscurità di The line per passare, nel finale, alla savana cittadina di Monkey per un disco che attira l’attenzione sin dalle prime note e prosegue nella ricerca ininterrotta di una propria originale strada.

Canzoni che incantano e intrappolano, canzoni che non stanno di certo ad osservare il mondo in continua evoluzione, ma si fanno esse stessi evoluzione per un bisogno, sempre reale ed essenziale, di rinnovamento e possibilità, da ascoltare ad alto volume, da gridare a squarciagola, per essere veicoli contagiosi di buon’umore da infondere e regalare.