Colpi Repentini – Duomo ore dieci (Autoproduzione)

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Muoversi sul filo sospeso di una bruttura moderna da denunciare è l’obiettivo che si pongono i Colpi Repentini, band capace, attraverso questo disco, di raccontare di un’Italia contaminata dalla moda hipster, dagli svoltini e dalle barbe troppo curate a far tendenza in un’omologazione diffusa che si perde nell’abbandono dell’essenziale senza interrogarsi sul futuro che verrà. In questo piccolo disco non ci sono generi precisi di associazione, ma piuttosto troviamo un miscuglio eterogeneo di mondi a farla da padrone, tanta musica quindi sapientemente elaborata dai cinque che attinge dal cantautorato e dal beat degli anni ’60 passando per sofisticazioni jazz e swing senza dimenticare blues e dintorni con escursioni sul terreno semplice di un gipsy a portata di mano pronto ad infiammare canzoni che sono prima di tutto uno sfida nei confronti di tutto ciò che ci circonda e sono anche inconsapevolmente un modo per uscire dalle mode preconfezionate dando adito a una situazione complessa e ispirata pronta, indiscutibilmente, a far parlare di sé.