Forestale Val d’Aupa – Dorsale (Ribéss Records)

Folletto dei boschi reali che imprime sugli alberi le voci di questi giorni, farciti e conditi da testi che ripercorrono poesie ermetiche e registrate in baite montagnose che danno al tutto un senso di contorno davvero speciale per una bassa fedeltà d’intenti voluta in grado di sottolineare con grande capacità la noncuranza per le mode e la totale estraneità ai mezzi di comunicazione di massa, social ovviamente compresi. Bruno Clocchiatti è uno spirito libero, di giorno distribuisce bibite, di sera registra lo-fi le proprie condizioni umane. Il disco in questione è ripreso grazie ad un microfono di un tablet e il risultato che ne esce è un insieme di canzoni davvero ispirate in bilico tra la canzone d’autore e un vinile di un tempo passato che suona ancora e proietta sui propri solchi il gusto per una poesia attuale e vetrata quanto basta da disegnare profondamente le intelaiature delle finestre per i paesaggi che ammireremo da qui al domani.