A total wall – Delivery (Autoproduzione)

Potenza di fuoco che si staglia negli anfratti abissali che contengono, corrodono ed esplodono consegnando una prova caustica come la soda, corrosiva e lampante che rende ancora più vicina la discesa verso gli abissi, verso un mondo lacerato e squarciato, in costante ricerca di una luce da seguire. Sono tornati gli A total wall, sono tornati concentrando un suono pesante metal al djent dei precursori Periphery implodendo risultati in un muro di suono totale che stupisce per brutalità raccolta e concetti mai lasciati al caso, ma piuttosto entrando di prepotenza all’interno di melodie darkeggianti e cupe a ristabilire emozioni e respiro internazionale per una prova carica di aspettative e risultati. Necessità quindi di sviluppare un modo di pensare dall’iniziale Reproaching Methodologies fino a Pure brand passando per pezzoni come Evolve, Maintenance o la stessa title track in un condensato rosso scarlatto in rovina che ritrova il gusto per l’ampiezza di campo e la concentrazione sperimentale che gli ha visti nascere, proseguendo la via del ritrovare quel qualcosa perso lungo la strada e ora stretto tra le mani.