Volwo – Dieci viaggi veloci (Viceversa Records/Believe/Audioglobe)

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Pasquale De Fina riporta in vita il progetto Volwo dopo la parentesi Atleticodefina attraverso un disco che si dipana grazie ad una musica d’autore di ricerca sperimentale che non strizza l’occhio alla facile melodia, ma piuttosto instaura rapporti con il proprio essere e con il proprio credo interiore. Pasquale non ha bisogno di molte presentazioni, la sua carriera artistica rientra tra le più importanti della musica indipendente italiana pur rimanendo fedele ad un certo tipo di pensiero, un modo di pensare al suono come veicolo di sentimenti e stati d’animo che vanno oltre le trovate commerciali del momento instaurando un rapporto diretto con lo stesso ascoltatore che si trova immedesimato in contesti di vita disegnati e dipinti ad arte, tagliando e cucendo l’abito più adatto a noi e facendoci scoprire, ascolto dopo ascolto, sfumature sempre nuove e in evoluzione. Per accostamenti Dieci viaggi veloci lo si può paragonare a quel Plancton disturbante di Alessandro Fiori, anche se qui l’elettronica non è evidente anzi, il senso acustico del tutto fa trasparire maggiormente punti d’interesse e stati d’animo tra gli strati e le architetture delle canzoni proposte. Piccoli camei come le presenze di Luca Gemma, Paolo Benvegnù, Rachele Bastreghi, Ylenia Lucisano impreziosiscono la caratura dell’album in un vortice di sentimenti che si fanno punti d’incontro e di partenza, andate e ritorni, passando comunque per quel qualcosa che chiamiamo cuore che è al tempo stesso vita e morte, passione celata e capacità unica di arricchire.