DHARMA108 – L’alba sul mio nome (VREC)

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Affondare radici nel rock degli anni ’90, affondare nei sudori cosmici dei Ritmo Tribale e degli Afterhours alla ricerca di una soluzione, di una chiave di volta per comprendere esperienze e sensazioni che si possono assaporare e conoscere solo nella visione del nostro intelletto, del nostro venire al mondo. Il disco primo della band veronese DHARMA108 è un concentrato unico di grunge cantato in italiano ad accavallare generi che arrivano a sfiorare la potenza di band come Tool o le rarefazioni ipnotiche degli A perfect circle in una pioggia atmosferica che parte dal cielo e sfiora il cuore di chi vuole ascoltare. L’alba sul mio nome è un album intriso di rabbia e malinconia, come la migliore tradizione vuole. Un disco che racchiude al proprio interno piccoli segreti che si possono apprezzare in pezzi come la stessa title track in collaborazione con Sasha Torrisi dei Timoria, Ego, Resistenza, Terzo millennio con Diego Besozzi del progetto Karma e Tunnel nel finale. Una prova d’insieme davvero interessante e unica sotto certi aspetti che riesce a riportare in vita, in modo personale, un genere spudoratamente copiato, qui però rivisitato e carico di vita nuova. Bravi.