Sixtynine – Denti (XXXV)

Canzoni che parlano della nostra quotidianità cantate in italiano e ricche di pathos emozionale capace di sconfinare oltre la canzonetta pop sanremese e accentrando testi puntuali al racconto dei giorni che avanzano intrecciando sapientemente usi e stili diversi per otto canzoni che non mirano ad essere entità a se stante, ma piuttosto sono brani in grado di ricercare una loro strada da seguire per completarsi e raggiungere obiettivi di comunione d’intenti che convincono sin dalle prime battute grazie a quella Mi sveglio che fa da apripista acustica a forme corali di passione che riesce a raggiungere l’energia sperata in pezzi simbolo come Seropram, passando per Ruggine dove è presente la collaborazione con i The Winstons: Dell’Era al basso e alla voce e Enrico Gabrielli ai synth fino a quella Dentro che racchiude speranze e dona profondità al significato totale di un disco capace di affrontare canzoni che non si sciolgono facilmente al sole, pezzi di noi che portano con sé la solitudine in divenire e il desiderio di cambiare oltre ogni cosa.