Rigo – Cash Machine (New Model Label)

album Cash Machine - Rigo

Country incasellato nella forma e nella sostanza nel creare strutture cantautorali in una simbiosi alternativa e incisiva grazie ad una calma di fondo apparente che accomoda e colora, scalda e ripara in uno stile rodato e di certo pieno di quella sottile sostanza di cui sono fatti i sogni vanificati dal tempo che passa. Rigo ritorna con un album davvero interessante, un disco che vede gli amici di sempre coadiuvare un lavoro pieno di spirito americano senza però imitare nessuno, ma prendendo piuttosto spunto dalla lezione di mostri sacri come Dylan, Tom Waits, le atmosfere dei Velvet Underground e qualcosa di Johnny Cash per una prova dal sapore d’altri tempi, quasi anacronistica, capace di giocare di molto con le sovrapposizioni sonore presenti e con i cambi di registro proposti e inglobanti una società dove la mercificazione imperante fa da sfondo alle liriche narranti. Cash Machine racconta un senso di appartenenza e nel contempo ne dimostra i vizi grazie ad un’introspezione che fa di Rigo un portatore sano di radici globali pronte a schierarsi sempre e comunque dalla parte che conta.

Carlo Mazzoli – Avalanche Blues (Autoproduzione)

Disco d’esordio in solitaria che accarezza il vento e la brezza marina per ricondurre cascate di parole ad una forma essenziale, quasi primordiale, cogliendo sfumature e aspetti di vita intersecati ad ogni mirata latitudine. Carlo Mazzoli dopo l’esperienza con i Dead Bouquet e dei Rubacava Sessions ci regala un disco malinconico caratterizzato da accenni di sorpassi graffianti che rendono l’album apprezzabile sotto molti punti di vista. C’è il passato del primo Springsteen e dei cantautori che hanno fatto la storia della musica come Dylan e Cohen e c’è un piglio di modernità sfiorata con stile e rimandi a Rufus Wainwright e movimento in dissoluzione nelle canzoni più energiche di band come REM e Counting Crows concedendo all’ascoltatore spazi di pensiero in un disco ben amalgamato che come fiume in piena ci trasporta attraverso il suo significato più profondo. Dall’apertura di Avalanche Blues fino a On the horizons e passando per quella Steel rails blues firmata dal cantautore country canadese Gordon Lightfoot il nostro Carlo Mazzoli ci consegna un prova che porta con sé un leggero sapore di polvere e sedie a dondolo, verande di legno e solitari pensieri che si aprono all’orizzonte.