Collettivo Ginsberg – Kintsugi (Ribéss Records)

album KINTSUGI collettivo Ginsberg

Monumentale disco commovente che riflette raggi di luna per raggiungere altitudini imponenti, riflessive, interiorizzate, maestose. Sesto disco per il Collettivo Ginsberg. Disco anomalo che toglie il superfluo per raggiungere un bisogno di comunicare che si esprime grazie alla potenza introspettiva di pezzi ammalianti e concentrici pronti ad osservare da vicino storie metafisiche di pace e abbandono. Una sorta di post rock che si apre all’ambient ricordando i veneti Nova sui prati notturni, Paolo Cattaneo di Una piccola tregua, i Marlene Kuntz di Uno in una sorta di ellisse temporale che abbraccia cicli di vita, un andare e un tornare. Fermarsi e poi riprendere nelle incertezze di ogni giorno. Kintsugi è un disco atemporale, raccoglie i pezzi di ciò che è stato per portarci in un’altra dimensione dove convive la morte e l’esistenza, il sogno e il reale. Al chiaro di luna, Chiedi alla polvere, la stessa title track sono oro che cola ad unire ciò che è stato distrutto e che oggi, grazie ad una bellezza profondamente unica, rivive ancora.


Collettivo Ginsberg – Tropico (L’amor mio non muore/IRMA)

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Danze tropicali che amalgamano vissuti e si stagliano fino in profondità, dentro alle nostre vene, per farci ballare contaminati dal suono poliedrico di questa band capace nel confezionare una prova multisfaccettata ad alto tasso emotivo, che non risparmia nulla, anzi si dona prepotentemente nel fondere assieme diversi generi, diverse culture di terra e di mare in un cerchio caleidoscopico che grida la sua presenza e ci fa entrare al proprio interno.

La band romagnola, dopo tre anni di silenzio, ritorna con un disco che un solo ascolto non basta per capirne i livelli di scrittura, un disco si per ballare, ma un disco allo stesso tempo stratificato, che unisce la lezione del funk con il mambo voodoo, passando per una musica più tradizionale e mediterranea fino a conglobare samba spruzzata di nero; un mix emozionale che conquista sin dalle prime battute e ci dona la possibilità di fare nostra l’occasione di una vita, un giro completo attorno al mondo percependone il profumo e soprattutto i colori.

Un albume emozionante, composto da dieci tracce ritmate, da Con due monete fino a Danza Macabra, testi cut-up che racchiudono il mistero nello scoprire una band che fa della mescolanza cromatica il proprio punto di forza; tra Battisti, Jannacci e Dalla, un disco registrato in analogico che con piglio anacronistico ci infoderà la forza per ballare ancora.