-FUMETTO- Sebastiano Vilella – L’armadio di Satie (Coconino Press/Fandango)

Titolo: L’armadio di Satie

Autori: Sebastiano Vilella

Casa Editrice: Coconino Press/Fandango

Caratteristiche: 21,5×29 cm, 144 pag, bicromia

Prezzo: 18,00 €

ISBN:  9788876183225

 

Favola notturna e cupa che ad un certo punto si apre a segni di speranza provenienti da un inatteso finale in un susseguirsi di vicende oniriche spiazzanti, ma in un certo senso coese e recanti significato da apprezzare per intreccio narrativo e per capacità nel ricreare minuziosamente, con particolari lasciati, talvolta all’immaginazione, una Parigi dei primi ‘900, una Parigi plumbea, piovosa, in attesa costante di un sole che tarda ad arrivare.

La vicenda narrata è la storia di un incontro, di un legame che non si trasforma per forza in amicizia, ma è il racconto del rapporto che viene via via a crearsi tra il compositore Erik Satie e l’anarchico rivoluzionario Pierre Lacombe, quest’ultimo ricercato dalla polizia e presto accudito dalla gentilezza stravagante del musicista francese in un incedere di situazioni che si aprono a mondi fantastici dove la realtà e la fantasia hanno la capacità di ricreare un intreccio ricco di significati e di poesia intrappolata in un tempo che lascia all’incanto interno, quello della minuscola casa di Satie, chiamata armadio e composta di due stanze, una usata normalmente, l’altra chiusa a chiave e piena di stravaganze, con il disincanto esterno, quello della vita quotidiana ben rappresentata dagli agenti di polizia alla ricerca continua dell’anarchico ladro Pierre e dalla presenza di Suzanne ossessionata da un amore capace di spingersi oltre la morte.

La trama si sviluppa in modo lineare lasciando al lettore un finale a sorpresa che merita di essere apprezzato e digerito nella sua totale interezza valorizzando, a livello grafico, i personaggi di Sebastiano Vilella in un corollario di bicromia verde assenzio che dà ancora più atmosfera al racconto, intrecciando le figure di Augusto Murer con il genio grafico di Bilal in alcune espressioni dei volti e completando il quadro d’insieme attraverso un ambiente che ricorda per certi accostamenti Gli occhi e il buio di Gigi Simeoni in un’energia materica che si percepisce attraverso le forme sospese e la durezza del calco ad intensificare visi, corpi, persone collocate in un paesaggio romanticamente malinconico.

L’armadio di Satie, edito da Coconino Press, è un’opera a fumetti capace di far riflettere sulle solitudini dell’uomo, l’essere umano alle prese con una costante ricerca di un posto nel mondo dove poter vivere, l’essere umano imbrigliato nelle difficoltà della vita e nella delicatezza dei legami posti in essere dal vivere stesso dove l’immaginazione può essere punto di svolta fondamentale nel tratteggiare un noir desideroso di ritrovare la luce, la riappacificazione con se stessi e con il proprio animo. Un testo che non è soltanto un omaggio all’immenso ed eccentrico compositore e collezionista d’ombrelli Erik Satie, ma è anche una storia d’amore e di miseria, di fiducia e attesa, ambientata nella favolosa Ville Lumière del ‘900 e racchiusa in una composizione artistica che si pone oltre il tempo per come lo conosciamo.

Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.fandangoeditore.it/shop/coconino-press/larmadio-di-satie/

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-FUMETTO- Ugo Bertotti – Vivere (Coconino Press/Fandango)

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Titolo: Vivere

Autori: Ugo Bertotti

Casa Editrice: Coconino Press/Fandango

Caratteristiche: Brossura,  17×24 cm, 152 pag, b/n

Prezzo: 17,00 €

ISBN: 9788876183096

 

Vivere è andare oltre lo sputo di terra che pensiamo ci appartenga, vivere è un atto di fede, un atto di coraggio nei confronti di ciò che può essere bene, buono per gli altri e in questo il significato altri abbraccia l’intera umanità senza nessuna distinzione o raffronto particolare,  un sentire comune che ancora deve essere condiviso per ammirare tanta propensione alla vita, tanto desiderio di poter essere utile alla terra, un viaggio dentro all’idea di coraggio che riesce ad incanalare i punti di vista dei protagonisti, un dono inaspettato, un destino che non possiamo comandare, ma che rende unico l’inizio di una nuova vita.

Ugo Bertotti rappresenta attraverso un racconto realmente accaduto, la storia di Selma, profuga palestinese che, attraverso un viaggio infinito, tra Siria, Egitto e il Mediterraneo si ritrova con la propria famiglia a condividere sette lunghi giorni su di un barcone sovraffollato; poi l’incidente, l’arrivo in fin di vita a Siracusa e la morte, una morte che può essere solo un inizio e nella tragicità del momento ecco sopraggiungere la speranza, la decisione di donare gli organi grazie alla scelta di un marito responsabile e ancora il ruolo dell’Ismett, centro siciliano all’avanguardia nel campo dei trapianti capace di ridare un senso a ciò che sembrava perduto, un nuovo senso a Don Vito, Mimmo e Maria, personaggi in grado di vedere oltre la finestra oscura a cui sembravano abituati, in grado di vedere oltre le attese un piccolo fascio di luce provenire da lontano.

Ecco allora che il tempo acquisisce il colore necessario, tra tavole di una profondità unica che per certi versi riprendono gli stati d’animo di Il mondo di Aisha nel ricostruire con attenzione non tanto lo sfondo, ma piuttosto i volti, il volto come vero punto di forza da cui partire per dare un significato alle vicende che ci coinvolgono ogni giorno; grazie ad uno stile fotografico, questa piccola perla unisce i destini di gente comune, unisce e non divide ripeto e nell’importanza del momento anche il disegno acquisisce un suo significato, la luce avvolge e nel contempo si ritrae impreziosendo stati d’animo e curve emozionali di rara intensità.

Vivere è una storia per immagini profonda e ammirevole, in grado di trattare un tema sociale e culturale attraverso la grandezza di un racconto che si fa spazio e prende il largo, sovrasta la quotidianità riflettendo su ciò che succede fuori dalla nostra porta di casa, perché Vivere è andare oltre lo sputo di terra che pensiamo ci appartenga, Vivere è il coraggio di donne, uomini e bambini che non hanno deciso la loro strada, ma che sono chiamati, ogni giorno a percorrerla; Vivere è un atto di fede e solo in questo dobbiamo credere.

Per info e per acquistare il fumetto:

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-FUMETTO- Tadao Tsuge – La mia vita in barca (Coconino Press/Fandango)

La-mia-vita-in-barca-COVER-DEF-OKwebTitolo: La mia vita in barca

Autori: Tadao Tsuge

Casa Editrice: Coconino Press/Fandango

Caratteristiche: Brossura,  17×24 cm, 325 pag, b/n

Prezzo: 20,00 €

ISBN: 9788876183072

 

La mia vita in barca è un romanzo mai finito, è il fare i conti con l’età che avanza, è il ricoprire generosamente le proprie aspirazioni con possibilità che vanno oltre l’immaginato, La mia vita in barca è dare un senso necessario alla propria vita prima che sia troppo tardi, in un contesto vissuto, in un ambiente dove il remare contro corrente è infinitamente necessario e dove l’atto del pescare si trasforma dall’essenza della passione allo sfondo lasciato in secondo piano, tra i rifiuti lungo il fiume che riemergono; un atto necessario che con l’aiuto dell’altro prende forma ed evolve, in una solitaria avventura dell’animo umano alla ricerca di qualcosa di innocente, di perduto, che scava le profondità marine per consegnare ai lettori una pace e una tranquillità solo lontanamente immaginate.

Questo di Tsuge è un capolavoro della letteratura, che grazie alla sete di conoscenza della Coconino Press, riesce a ritrovare luce attraverso la collana neonata Gekiga, un manga alternativo, il cosiddetto manga drammatico o maturo, uscito in Giappone a puntate sulla rivista di pesca sportiva Comic Tsuritsuri tra il 1997 e il 2001 e che qui viene raccolto per dare la possibilità agli appassionati di godere di attimi letterari che si muovono tra l’introspettivo e l’ironico, personaggi non troppo fuori dal tempo che, in base all’età di appartenenza, si scontrano con le vicissitudini del divenire, tra un negozio da mandare avanti, i debiti che aumentano sempre più e quella passione per la pesca: approccio necessario per l’inizio di una nuova avventura con il pretesto di finire un romanzo, forse mai completamente iniziato.

La delineazione dei personaggi è alquanto superba e la volutamente sobrietà del disegno, lascia all’immaginazione la possibilità di ricreare stati emozionali caratterizzati da una quiete sospinta dalle onde leggere di un fiume, vero personaggio di tutto il racconto, personaggio che si fa luogo di aspirazioni quasi oniriche in cui il divenire, lo scorrere del tempo è elemento essenziale per comprendere la profondità di questa opera: il mondo cambia attorno a noi e ci troviamo in difficoltà nel comprenderne la velocità, il senso, le dimensioni.

Il nostro Tsuda San è un eroe romantico, fuori dagli schemi delle ondate di moda imposte, un personaggio in grado di raggiungere una propria dimensione quasi con commovente drammaticità, un eroe solitario, alla ricerca di un posto migliore in cui vivere, esemplificazione di ciò che ognuno di Noi si pone nella ricerca quotidiana, un pezzo di vita a dare un senso al ricordo, in balia di forze che non sappiamo controllare e a far da sfondo un Giappone che si immola al progresso, dimenticando l’essenzialità di una barca in legno e del suo pescatore errante, in un diario intimista che abbraccia la storia passata e ne fa veicolo per questo presente evolutivo.

Per informazioni e per acquistare il volume:

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-FUMETTO- Chris Oliveros – Il fabbricante di buste (Coconino Press/Fandango)

Il-fabbricante-di-buste---webTitolo: Il fabbricante di buste

Autore: Chris Oliveros

Casa Editrice: Coconino Press/Fandango

Caratteristiche: Brossura, 17×21, 104 p., bianco e nero

Prezzo: 17,00 €

ISBN: 9788876183089

Chris Oliveros dopo aver fondato la Drawn e Quarterly, casa editrice indipendente canadese da sempre attenta a pubblicare opere raffinate dei grandi del mondo del fumetto, decide dopo venticinque anni di lavoro, di dedicare tempo per se stesso raccontando le disillusioni della vita moderna in una storia pubblicata in Italia da Coconino Press: Il fabbricante di buste, un romanzo grafico che racconta di un tempo passato non troppo lontano, che probabilmente rispecchierà il futuro sempre più imminente, un futuro in cui il cosiddetto capitale umano lascerà posto al valore economico in nome di un denaro che governa il mondo e in grado di veicolare il destino di intere vite umane.

E’ bello poter leggere questo fumetto su due piani, uno legato all’inesorabile vicenda di Jack Cluthers e della sua piccola azienda artigiana sul baratro del fallimento, l’altro non meno importante,  attraverso le divagazioni immaginarie dello stesso protagonista perso in un mondo che si fa metodo per esorcizzare le fatiche e le tristezze quotidiane; proprio in questo ultimo punto la scrittura di Oliveros si intensifica e trova un conglomerarsi esemplare tra i due parallelismi, incentrando la storia sulla parabola discendente verso il fallimento e l’inevitabile chiusura di una realtà che nell’uso tangibile della magia artigiana vede spegnersi un sogno, quello stesso sogno che viene raccontato  attraverso la quotidianità curiosa nell’America degli anni ’50 e che vede per protagonista un eterno e bellissimo sognatore.

Leggendo questa graphic novel sembra di poter sentire l’odore della carta e il rumore delle macchine a pressione, l’aria attraverso l’inchiostro e le grida di richiamo tra le varie stanze, sinonimo quest’ultime di vita vissuta oltre ogni forma di meccanismo moderno, dove la forza lavoro e l’interazione tra le persone fanno da base ad un qualcosa di tangibile che non è pura alienazione, ma piuttosto un accostarsi continuo ai sentimenti che caratterizzano l’essere umano lanciando messaggi forse di un’altra epoca, ma sempre e comunque messaggi di amore verso un’umanità in sfacelo.

Un fumetto che per tratti grafici ricorda il Frank King di Gasoline Alley, volutamente immerso in un contesto che sapientemente è veicolo di emozioni presenti e tangibili, un Oliveros in forma splendida che sa comunicare un messaggio assai importante e condivisibile,  come diceva Titta di Girolamo nel Sorrentiniano Le conseguenze dell’amore: Non bisogna mai smettere di avere fiducia negli uomini. Il giorno che accadrà, sarà un giorno sbagliato e forse questo fumetto racchiude in sè il significato di queste imprescindibili parole.

-FUMETTO- Marino Neri – Cosmo (Coconino Press/Fandango)

Titolo: Cosmo

Autori: Marino Neri

Casa Editrice: Coconino Press/Fandango

Caratteristiche: Brossura, 184 pag, colore

Prezzo: 19,00 €

ISBN: 9788876183010

Non c’è un punto d’inizio e nemmeno una fine, c’è solo una storia, un’odissea da assaporare e comprendere nella multiformità onirica che possiamo percepire, guardando le immagini di una notte cupa che ci rende sempre più vicini alla persona di Cosimo, chiamato da tutti Cosmo, un ragazzo che porta con sé un segreto, un giovane diverso dagli altri, alla ricerca di un posto nel mondo in cui abitare, così relegato da una società media ben rappresentata e attento, in mondo paranoico, ai piccoli cambiamenti che lo circondano, docile e delicato esempio di introspezione caratteriale tra i tumulti del vivere e il desiderio di raggiungere il deserto di Atacama, luogo atto all’osservazione dei corpi celesti che circondano la terra e porta per l’universo in fase di espansione.

Marino Neri dà vita ad una poesia per immagini che non è un libro di astronomia e tanto meno un trattato scientifico, è piuttosto un modo per legare il sentimento che unisce il protagonista a qualcosa di vero ed essenziale, incomprensibile, che affonda le proprie radici nella creazione dell’universo, nell’esplosione iniziale; un ragazzo fuggito dal centro in cui è ospitato e in cerca di una propria direzione, una strada da seguire, un’avventura che non conosce esito, ma che pone il proprio focus narrativo nella bellezza dello scoprire cosa ci attende oltre il cancello, oltre i muri che ci creiamo ogni giorno, oltre i campi da percorrere, dopo i fiumi e le strade.

Come la farfalla monarca, capace di conoscere inspiegabilmente la direzione senza fine della sua destinazione , il protagonista del racconto  protende gli occhi all’infinito alla ricerca di un punto fermo, alla ricerca forse di una nuova casa, di una nuova vita, un percorso fatto di ostacoli e un amico immaginario, un amico ombra, che riesce a segnare la via, riesce ad imporre la luce in un’oscurità accecante vita: lontano riflesso di gioventù nella creazione dell’uomo che verrà.

Cosmo farà conoscenza con personaggi solitari e nel bene e nel male carichi di umanità, tra tutti spicca la bellezza dell’adolescente Ofelia, ricca, ma sola, carica di quella solitudine compressa in una cameretta fatta da poster, sogni e ricordi; una ragazza bisognosa d’attenzione, bisognosa di andare oltre il vetro che la costringe a vedere una luce tenue, tra gli alberi della sua villa dispersa e quel bisogno di fuggire da un destino che la vede intrappolata in uno spazio tempo evolutivo tra le età della donna: infanzia, maternità e vecchiaia riassunte dentro a quelle mura da dove Cosmo dovrà fuggire.

Monologhi solitari brillanti ingegno citano Capra e partoriscono un’esigenza di comprendere un posto migliore dove vivere o perlomeno da dove poter partire, con un Marino Neri attento scrutatore dei caratteri adolescenziali e capace di valorizzare i silenzi dell’universo per renderli vividi grazie ad immagini evocative e pure, come la purezza riscontrata nell’incontro con la volpe tra i silenzi rumorosi dei fucili degli uomini e quel bisogno di stabilire legami, in cerca forse di un po’ d’amore, in cerca di un nome diverso con cui essere chiamati, oltre la paura del buio che ingloba.