Clustersun – Surfacing to breathe (Seahorserecordings)

Suoni siderali che si accasciano al suolo con chitarre deflagranti e conturbante attesa per questa seconda prova dei Clustersun. A tre anni di distanza dall’esordio Out of you ego i catanesi impastano a dismisura voci provenienti dagli anni ’80 impalcate a dovere su strutture di uno shoegaze moderno concentrando attimi di potenza espressa attraverso muri sonori portanti che fanno da contraltare al bisogno di esprimere un dolore interiore, un sentimento che vuole uscire, vuole estrapolare la realtà dalle macerie del tempo e consegnare una prova intrisa di significati che si muove egregiamente tra introspezione e potenza incontrollata. Il rock spaziale e il post incentrato sulla ricerca fa capolino e sottrae l’inutilità per apparire in pezzi cosmici come l’iniziale Raw Nerve, passando per Lonely moon, Surfacing to breathe e il finale lasciato al futuro di Event Horizon. Il nuovo disco dei Clustersun è un concentrato di prodezze ricercate, un passo verso il buio interiore che ammanta, un risultato che sorprende senza mezze misure.