Il Gentiluomo – Sole (Cane Nero Dischi)

Lo-fi ad alto tasso emozionale capace di stupire e di creare costantemente emozioni da cameretta che rendono a meraviglia atmosfere ovattate in un mondo fatto di giocattoli spezzati ed entrato a pieno diritto nell’età adulta tramite una ricerca sostanziale di sussurri, parole calibrate e melodie che di certo non passano inosservate. Erano Sole Serena e Costanza, ora però sono in tre con l’aggiunta di Simone alla batteria, per un progetto che trova nel pop più essenziale ed efficace un proprio trasporto, una chiave per entrare in un mondo che sfiora melliflue sostanze e si lascia intorpidire dal freddo della realtà, da tutto quel freddo che attanaglia e che priva l’uomo e soprattutto la donna di quell’essere umani oltre ogni categorizzazione. Figli di bronzo è una degna apertura per un disco davvero interessante sotto molteplici punti di vista. La semplicità di fondo si sposa a pennello con la bellezza dei testi, con la bellezza di canzoni che scorrono come l’acqua e si lasciano ascoltare. Il disco de Il gentiluomo è una chiara dichiarazione nei confronti dei sottili legami che uniscono le persone, è un provare a rispondere alle nostre domande guardando le cose che ci circondano in modo semplice e diretto, a tratti elegante, a tratti scomposto in una formula di certo originale.

Cristallo – Cristallo Ep (Asteria/Khalisa/Cane Nero Dischi)

E’ difficile catalogare questo disco frutto di un lavoro di un duo composito che per l’occasione trova in Damiano Simoncini la chiusura del triangolo, è difficile perché le sensazioni di facile digeribilità lasciate alla traccia d’apertura, via via dipanano nebbie all’interno di territori inesplorati e luminescenti, un’oscurità fatta bagliore che ritorna come cuore pulsante ad ingabbiare tenebre e tensioni, spasmi e vitalità sospinta sempre più in alto. I Cristallo con questo progetto sintetico e architettonicamente ampio confondono idee e impressioni, amalgamando substrati di coscienza e attraverso una sperimentazione che va oltre il primo ascolto i nostri intascano una prova affascinante che per certi versi lascia al minimal la possibilità di imporsi, una musica appositamente scarna che ricorda per certi versi band come Santo Barbaro o alcune composizioni dei Nova sui prati notturni. Eco, Primavera, Tutto passa e Come pioggia sono sintetiche espressioni di un quadro d’autore che trova una via di sfogo dove luce non c’è.

Krang – Comfort zone (DG Records/Cane Nero dischi)

album Comfort Zone - KRANG

Centrifuga di un Moby alle prese con le sovrapposizioni moderne per un disco concentrato che parla attraverso la musica degli anni ’90 con fare e appeal vintage, mettendo sempre e comunque in primo piano la melodia e cercando di restare aggrappati al filo sottile che lega il passato con il presente. I Krang sono un duo elettro-pop proveniente da Como, un combo in grado di manipolare nuove forme e sostanze per creare all’unisono un suono d’insieme originale ottenuto da batteria e voce disarticolate a dovere, dando vita a forme di ballo ossessive che prevalgono nella bellezza di un pop che coinvolge l’ascoltatore e lo fa entrare all’interno di queste cinque tracce che lasciano le inutilità da parte e consentono di farci entrare in un mondo brillante e innovativo frutto di esperienze e sperimentazioni, frutto di una caparbietà intrinseca e ben esposta che proprio grazie alle manipolazioni del disco in questione riesce in tutta la sua potenza espressiva a ricercare la strada da seguire oltre ogni aspettativa.

Technoir – Nemui (Cane Nero Dischi)

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Duo composito implementato da incrociatori sonori che mescolano stili ed elettronica d’autore nel ricreare atmosfere vibranti attese che rendono liquido il substrato musicale coadiuvato per l’occasione da una voce corposa che come tappeto sonoro si diletta in geometrie e bellezze sospinte tra il soul, l’r’n’b e il jazz, tra qualcosa di arcano e qualcosa di più moderno che in questo disco trova l’esatta complicità, l’esatto punto d’incontro. Il disco, fatto uscire nel 2016 in digitale in 3 EP, ora vede la luce attraverso la ricerca di un nuovo ecosistema che contribuisce alla composizione di pezzi che ricordano i saliscendi emozionali di Verdiana Raw e acquisiscono importanza di fondo proprio nella ricercatezza sonora ricreata ad arte che insegue un flusso da Augmented reality fino a Sides, passando per Elements Collide e Chimera, per suoni che ritrovano nell’invettiva del momento uno spazio vitale davvero impattante e che grazie all’elettronica di fondo riescono ad allargarsi sempre più verso un orizzonte di sostanza da raggiungere e far propria.