Cacao – Astral (Brutture moderne)

Suoni che si dividono, si espandono e si contorcono in un affilato tentativo di creare una musica strumentale paradossale e ricca di colori caleidoscopici in grado di implementare una grandezza smisurata e sincera capace di procurare contesti elettronici in una ricerca che si fa arte per l’arte, sostanza nel tripudio e amore verso la psichedelia e il rock degli anni ’90 che si inerpica fino ad accentrare i suoni dei Caraibi in una proposta molto convincente attanagliata dal duo fenomenale composto da Diego Pasini al basso e da Matteo Pozzi alla chitarra per un album pieno di sfumature esistenziali e stratosferiche in grado di abbandonare il concetto di già sentito per rifugiarsi nei luoghi dell’improvvisazione umana dall’ambient di Roboto, passando per le ballate del tempo passato di Odeon a convogliare l’energia esistenziale del refrain ossessivo di Contadini fino al finale di Anno 1000; tra western spaziali e rincorse al futuro questo dei Cacao è un album stratificato e geometricamente impazzito che regala emozioni a cuore aperto e capacità di diffondere un suono oltre le solite apparenze.