Bebawinigi – Stupor (Subsound Records)

Recensione: Bebawinigi – Stupor

Sintetiche collisioni sonore che intensificano l’approccio punk allo sperimentale che avvolge e annienta in un costrutto sonoro che via via dipinge innumerevoli mondi come fosse caleidoscopio multiforme a stupire ad ogni ascolto. Disco di difficile catalogazione il nuovo di Bebawinigi. Un concentrato di musica sputata e articolata attraverso suoni a profusione che entrano in collisione convincendo e attraversando la vertigine prodotta, attraversando tutto ciò che resta di un mondo andato a male. Una musica aggressiva che non lascia scampo, ma traccia visioni diverse di un universo incontrando le elucubrazioni più rock degli Honeybird & the Birdies e convoglia ad arte stati di agitazione compulsiva che ricordano la prima Bjork. Da Ayahoo! fino a In the hall of the mountain king Bebawinigi riesce a creare una sorta di compendio musicale dove la creatività è di casa e dove la sostanza si respira ad ogni nota. Impressionante.


Bebawinigi – Bebawinigi (StratoDischi Notlabel)

Bebawinigi è cantante, polistrumentista, attrice, ideatrice di colonne sonore per film e soprattutto è pura stratificazione di stati d’animo che si intersecano con l’apparire in un’opalescenza che tende al cristallino, segno dei tempi di cui facciamo parte, segno di un mondo che è in evoluzione e questo è il puro tentativo di intrappolare dentro ad un disco una sensazione di trasformazione che ci accomuna e ci rende simili con il nostro essere ideale.

Queste tracce sono sperimentazioni narrative di intersezioni sonore che si dipanano tra i chiaro scuri della new wave, passando per l’industrial e lo stoner, raggiungendo quote psichedeliche fino ad abbracciare i territori del punk jazz, del blue e del folk in una sorta di anfratto da scovare e comprendere, in una sorta di allegoria della vita che è dipinta con tratti non precisi, ma che lasciano spazio all’immaginazione e al pensiero libero, quasi futurista; una ruota che si chiama vita e noi scesi nel baratro per essere richiamati a diversi destini.

C’è molta ribellione in tutto questo, un uscire dagli schemi che porta l’ascoltatore a scoprire nuovi ed emozionanti quadri sonori, dove il buio vince e dove la cupezza dell’animo è sinonimo di resurrezione.