Azimut – Colpo di vento (Autoproduzione)

album Colpo di Vento - Azimut

Miscuglio eterogeneo di generi che si affacciano alla quotidianità italiana raccontando una vita di provincia con occhio attento e critico capace di scandagliare nell’immediatezza e nella semplicità qualsivoglia comportamento tipico dei nostri giorni. Gli Azimut confezionano una prova ariosa capace di entrare di prepotenza nella testa con pezzi che ci riguardano da vicino, prendendo in prestito l’uso e l’incrocio di stili musicali come il folk, il reggae, lo swing in un caleidoscopio colorato che si sofferma nella bellezza del racconto e nelle immagini che a loro volta vengono a crearsi ascolto su ascolto. Colpo di vento è la necessità impellente di gridare un proprio credo e una propria appartenenza alla terra, tra la natura della campagna e della montagna fino alla caotica città. Gli Azimut con questo disco che racchiude il vecchio e il nuovo del loro repertorio raccolto negli anni, si autodefiniscono raccogliendo la bellezza del tempo trascorso incorniciandola a simbolo di nuova vita. 


AZIMUT – Resistenza (New Model Label)

Ermetici quanto basta per trasformare i testi e le parole uscite da questo disco in un mare di considerazioni sulla vita che ci circonda, una vita che ci rende schiavi del momento e dei legami, incapaci di contraddire un futuro subito e mai ricercato.

Con questo primo lavoro il gruppo di Novara si trascina in territori cari all’indie rock dei giorni che ci ingoiano, Editors su tutti, trasportando chitarre in delay in concentrazioni cosmiche di sicuro impatto e grande presenza scenica, dove il suono dell’insieme supera di gran lunga le sonorità della componente singola, in un rock spruzzato dal pop suadente e da subito ammirevole.

Cinque tracce oscure e interpretabili che lasciano all’ascoltatore la possibilità di scelta, la possibilità di scegliere da che parte stare e che cosa scegliere soprattutto, infatti il disco non si pone come assunto piovuto dal cielo, ma piuttosto si forma grazie ad  un’ energia che crea legami soggettivi e ci lascia abbagliati da tanta maturità musicale che si esprime lungo i pezzi proposti da Sala d’attesa fino a Resistenza, passando per quell’Abbraccio vago che è anche singolo impattante e generoso.

Bella prova questa per la band capitanata da Enrico Ferrari, la dinamicità si sposa con il tutto creando un vortice di passioni che rende reale anche ciò che può essere immaginato.