Ant Lion – A common day was born (Ibexhouse)

Contaminazioni sonore per un progetto che vale la pena di essere seguito questo Ant Lion, la cosiddetta formica leone che gestisce geometrie iperboliche di suoni nascosti e celati in contaminazioni bene eseguite che destrutturano la realtà inglobando i nostri pionieri, già artisti della scena toscana come Stefano Santoni dei Sycamore Age, Simone Lanari dei Walden Waltz, Alberto Tirabosco dei Punk Lobotomy e Isobel Blank già Vestfalia in un insieme di quadri affrescati a dovere che, pieni di un’immediatezza diretta e mai banale, si fanno carico di centrifugare le dimensioni del nostro pensiero per gettarle nella nostra realtà in un connubio che incorpora un’avanguardia free jazz legata dal filo invisibile di Bjork e della nostrana Beatrice Antolini, per una pittura d’insieme che ha il sapore del bianco ingigantita dal bisogno di spostamento mutevole. Una musica di certo non banale e capace sicuramente di trovare spazi e valvole di sfogo nel solitario errare dell’originalità con stile, sorseggiando ruvidità di fondo mescolata a qualcosa di dolce, un dolce gusto capace di cullare e nel contempo aprire gli occhi al futuro.