Ecofibra – Maledetto vintage (Alka Record Label)

EcoFibra: "Maledetto Vintage" recensione

Voce incisiva che incontra e scontra lo stoner rock lasciando in disparte l’inutilità di questa quotidianità consegnandoci un disco degno di essere ascoltato e perpetuato almeno per un po’ di tempo. Gli ecofibra mescolano qualcosa che assomiglia al cantautorato, alla musica d’autore, con un suono profondamente rock che ingloba l’oltreoceano senza risparmiarsi mai e concedendo attimi di emozioni costruttive e improntate alla massima resa. Maledetto vintage suona attuale, ma nel contempo strizza l’occhio a ciò che fu. Ben rappresentativa la traccia iniziale, Pranzo di critiche, senza dimenticare altre colonne portanti dell’intero disco come Sospesi, Noiamaledizione, Miracolo. Il risultato finale è un quadro eterogeneo di tentativi riusciti. Tentativi che cercano di parlare della nostra quotidianità attraverso il filtro mai chiuso delle emozioni. Maledetto vintage suona reale e scusate se è poco.


Puro veneno – Questo disco mi è costato una fortuna (Alka Record Label)

Questo disco mi è costato una fortuna - Puro Veneno

Rock accattivante e atmosferico che imbriglia i classici suoni degli anni novanta per cercare di trovare una via di fuga dalla realtà attraverso una musica che si fa compatta, ma nel contempo capace di regalare soddisfazioni in divenire grazie ad un’effettistica che rende l’impianto generale in grado di suscitare nuove emozioni e sensazioni, ascolto su ascolto. Il disco dei Puro veneno è un concentrato corrosivo di parole racchiuse a delineare un periodo storico, a raccontare spazi perpetuati all’oblio e alla solitudine nel mare di tempeste che viviamo ogni giorno. Questo disco mi è costato una fortuna trova nei singoli proposti: Interstellare, Che cosa c’è che non va, Ogni mondo è diverso la chiave di lettura di un lavoro che non lascia nulla al caso. Un lavoro che trova fonte di ispirazione nella quotidianità vissuta. I Puro veneno riescono a creare una sorta di alchimia diretta, senza velleità. Un’alchimia carica di adrenalina soppesata con gusto.


La chance su Marte – Incontri ravvicinati (Alka Record Label)

La Chance su Marte: Incontri ravvicinati | Recensione disco

Incontri ravvicinati lungo i bordi delle strade a ricoprire di luci l’alba che deve ancora arrivare. Incontri ravvicinati notturni che scrutano sembianze metaforiche attraverso una musica che ben si amalgama con i giorni nostri e lascia il passo ad un desiderio sempre intrinseco di parlare da vicino dei problemi che ci riguardano, a tratti con ironia, a tratti prendendosi un po’ più sul serio. Il nuovo dei La chance su Marte è un connubio, un substrato di parole, di citazioni, di atmosfere che ricordano l’elettronica indie di progetti come I cani in sodalizi con una canzone d’autore che si affaccia alla contemporaneità con freschezza e ambizione. Forse un genere già sentito questo, magari niente di nuovo sul fronte Occidentale anche se qui colpisce la produzione importante e un desiderio sempre acceso nel tentare strade magari personali per comprendere una poetica che si rapporta, giorno dopo giorno, con il nostro stare, per un risultato d’insieme che alla fine convince a dismisura.


I Plebei – Semi sterili (Alka Record Label)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "IPlebei SEMISTERILI"

Indie folk interiorizzato che porta con sé il colore delle stagioni, del seminare e del raccogliere del prendere e lasciare in un tentativo alquanto nobile di dare un senso importante al nostro presente. I Plebei ci regalano una prova studiata a dovere dove il concetto di accogliere è qui emblematica visione per i giorni a venire. Semisterili è metafora culturale e contemporanea per tentare di comprendere noi stessi partendo dall’educazione, dalla terra, dall’accudire e da quel senso di globalità che deve a tutti i costi entrare nella nostra quotidianità. Pezzi come il singolo Gioiamara, L’israelita, Per che, sono costrutti sensazionali che non ricercano nell’architettura del presente il momento di grazia, ma piuttosto, partendo dalle radici, creano amore e libertà da cantare squarciagola in un sodalizio con la canzone d’autore dichiarato e prepotentemente vicino. Semisterili è un piccolo disco. Solo cinque pezzi, ma cinque pezzi da custodire per le generazioni a venire.


Angelae – Passi piccolissimi (Alka Record Label)

Passi piccolissimi - Single by Angelae | Spotify

Atmosfere lounge rilassate che ci portano all’interno di stanze scarsamente illuminate dove stringersi e lasciarsi andare al futuro. La voce di Angelae colpisce per profondità e comunicabilità sospinta a ricreare momenti di riflessioni personale, momenti di bellezza da condividere attraverso un piccolo EP fatto da quattro canzoni preziose, quattro pezzi che ci accompagnano a scoprire sfumature di vita che intessono trame e non ci lasciano andare. Passi piccolissimi è un insieme eterogeneo di elementi interiori e movimenti. Un insieme di costrutti che nella semplicità di fondo cercano di dare libero sfogo ad una passione, libero sfogo ad un pensiero che si dipana dalla title track fino a Streghe passando per Gigante e Come fosse vero. Il disco nel suo complesso suona decisamente bene. Tutto è calcolato e ponderato per un risultato finale che diventa visione reale delle cose che ci inglobano in quella scatola chiamata vita che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno.


Il pretesto – Distratta-Mente (Alka Record Label)

Distratta-Mente” l'album d'esordio della band romana Il Pretesto -  Fotografie ROCK

Mare in tempesta amplificato a dismisura che incontra poesia ed eccentricità in un sodalizio graffiante dove il rock d’oltreoceano si fonde con l’italianità alternativa degli anni zero in un prosecuzione naturale di amore verso il ritornello ammiccante situato tra passato e futuro. Ascoltando Il pretesto, forse per l’affinità vocale, mi viene a mente un Tiziano Ferro deviato verso la musica indie. Vocalizzi famigliari abbracciano la particolarità degli arrangiamenti creando un flusso magmatico di corrente e ispirazione che rende l’ascolto un punto unico di contatto con tutto quello che cercavamo e che alla fine non è mai stato perduto. Sette pezzi. Sette ricerche sonore misurate e portate alla luce dopo un tunnel di gestazione. Fiore di fenice è sufficiente per comprendere la caratura dell’intero disco, Eclissi, nel finale, è conclusione degna di un insieme eterogeneo di canzoni e parole in movimento. Distratta-Mente raggiunge apici interessanti. Amalgama un’ottima tensione generale. Un album che diventa esso stesso ponte tra diverse forme di comunicazione. Un disco indie e nel contempo popolare.


La collera – La collera (Alka Record Label)

Recensione: La Collera - La Collera

Indie pop ben congegnato e colorato che riesce ad aprirsi un varco nelle produzioni attuali per freschezza e capacità intrinseca di mescolare parole e musica in un mix esplosivo che attraversa una modernità convincente. La collera confeziona un dischetto davvero intenso per liriche e ambientazioni ricreate. Bellisima e ascoltabilissima la canzone singolo d’apertura Certi posti sono fatti per sentirsi soli ad aprire le porte a pezzi come Una cosa di poco conto, Una nuova bugia e La macchina del veleno. Un EP conciso, ma ben calibrato, capace di incontrare gli Smashing Pumpkins dell’ultimo periodo fino a ricercare nell’immediatezza possibile un’orecchiabilità pop che non delude. Prodotto da Michele Guberti e Manuele Fusaroli La collera colpisce attraverso una sperimentazione che trova nella consuetudine un proprio punto di svolta.


Le fasi – Edèra (Alka Record Label)

Le Fasi: Edèra | Recensione disco - Blog della Musica

Introspezioni sonore che sfociano nel miglior pop melodico ad intessere egregiamente trame strumentali incastonate in racconti di vita che vogliono lasciare il segno, vogliono dire e raccontare qualcosa che possa rimanere. Le fasi, band napoletana, attiva da circa otto anni, intrappola le emozioni del momento per destrutturarle a dovere in pezzi che mescolano dialetto e lingua italiana in un sodalizio di facile appeal, in un sodalizio mai restrittivo, ma che apre ampiamente gli spazi distruggendo schemi preimposti e veicolando attenzione e cura per i particolari. Il singolo Via Roma racchiude forse al proprio interno l’intero obiettivo del disco e cioè quello di creare un ponte tra tradizione e innovazione senza tralasciare e dimenticare ascolti interiorizzati e del tutto personali. Edèra è un album forte che si aggrappa alla vita con tenacia, un disco che amplifica forze interiori ascolto su ascolto per un risultato d’insieme davvero interessante.


Il branco barracuda – Borderline (Alka Record Label)

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Pop rock d’avanguardia attanagliato al suolo e pronto ad incidere una colonna sonora a colpire e ad infondere energia ascolto su ascolto attraverso una rarefazione che sottolinea l’importanza di arrangiamenti mai fuori luogo, ma pronti, piuttosto, ad essere eviscerati a dovere in qualsiasi situazione. Il branco barracuda confeziona un disco stilistico immediato capace di parlare con disinvoltura di questa nostra realtà. Quotidianità giornaliera, racconti di vita, velocità che dipinge, sete di vissuti che colora. Da Kamikaze fino a Parassita, passando per le riuscite Scandaloso, Collidere e Funerale i nostri confezionano una buona prova che parte, prima di tutto, dal cuore. Borderline è un disco che non si pone limiti e trova nel bisogno del momento un proprio punto di fuga, una propria via personale per costruire architetture originali e di buon appeal immediato.


Strike – Tutto da rifare (Alka Record Label)

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Costruire pezzo su pezzo, esistenze su esistenze, attraverso i mattoncini della nostra vita, attraverso un indie pop del tutto particolare e derivato da un’eterogeneità di fondo davvero invidiabile. Il disco degli Strike è un concentrato di anni vissuti e spesi a calcare i palchi dell’intera penisola. Un  album ricco di rimandi ai decenni trascorsi e nel contempo capace di suonare altamente attuale, magicamente intessuto di esistenze, di grovigli e matasse che difficilmente possiamo sbrogliare. Tutto da rifare è un insieme di tracce complesso e mai scontato. Dalla title track fino a che rimane, passando per il singolone Mantra pop, l’album proposto, da ciò che oramai è un collettivo, più che una band, ha il sapore delle cose migliori, lasciate a decantare al buio di un nuovo giorno che pian piano si avvicina depositando pensieri filiformi su territori da ricostruire.