Alessandro Fiori – Plancton (Woodworm/Ibexhouse)

Risultati immagini per alessandro fiori planctonDisco di una forza psichedelica intrinseca capace di scoperchiare le origini del mondo invertendo la rotta verso cui siamo diretti e portandoci in un mondo fatto di creature invertebrate, di fragilità soppesata e lasciata al filo del ricordo ingaggiando una lotta con la propria coscienza che si consuma nell’attimo appena passato e rende al meglio l’idea di disco elettronico, fatto non per piacere al primo impatto, ma piuttosto un album, una manciata di canzoni in grado di scardinare gli ordini precostituiti della canzone d’autore, rivolgendosi al proprio interno attraverso storie che si consumano, che inglobano paura per questo tempo ignoto e incalcolabile, un tempo descritto non come causale temporale, ma piuttosto come azione, momento, attimo di abbandono e ripresa attraverso un comparto musicale allucinogeno e caratterizzato da incrociatori sonori degni del migliore Kid A intersecato alla forza sperimentale di Amnesiac, in un vortice che non segue il filo della ragione, ma anzi, dona la certezza di più e più ascolti per essere assimilato, per trovarci ad un certo punto davanti ad un’opera in grado di raggiungere picchi di elevata emotività in pezzi come Ivo e Maria, tra gli amori di una vita che non c’è più, il terrore della vecchiaia, la paura di morire.