Sinezamia – Decadanza (Autoproduzione)

Il loro nome racchiude un concetto, l’essere senza anima in un mondo in decadenza e allora come fare a ritrovarla, dove cercare? Cosa pretendere da chi ogni giorno ci illude, da chi ci vive attorno?

La band mantovana in questa nuova prova non risparmia nessuno e evidenzia particolarmente in questo disco, lo stato di abbandono in cui imperversa un’Italia da cui è difficile sfuggire se non con il pensiero che vola lontano.

Il loro è un rock ben calibrato, una voce che si libra nell’aria regalando numerose sfumature di genere e si lascia alla ricerca dello sperato in una continua forma di lieve universo che implode ed esplode dentro di noi.

Un rock classico, dal sapore primordiale, reso ancora più oscuro dal concetto che i nostri vogliono a gran voce proclamare, dopo dieci anni di carriera vissuti con intensità e splendore.

Un live quindi che raccoglie ciò che di meglio la band riesce a donare più una finale Warsaw che Ian Curtis sarebbe felice di ascoltare, tra new wave oscuramente ammaliante e chitarre in distorsori looppati che scardinano ogni convinzione che possa essere tale.

Un ripercorrere quindi la carriera di questa band, in una formula sicuramente di forte impatto, per capire, in modo diretto, la forte connotazione che questi ragazzi possono avere e donare.