Il silenzio delle vergini – Colonne sonore per cyborg senza voce (Resisto)

Eterogeneo miscuglio musicale che incasella il tempo perduto in attimi distorti di solitudine post atomica in grado di delineare paradigmi pensanti e bisogno di accomunare spazi di realtà con ciò che che proviamo ogni giorno in una tranquillità soffocante che si fa speranzosa rinascita, si fa attenzione per creare un flusso continuo di pezzi senza titolo tranne che per il singolo Non ho, prestando attenzione particolare nel ricavare essenza dal metallo e dalla finzione. Nell’era informatica e materiale i nostri confezionano un disco apprezzabile per discernimento e capacità di dare un senso maggiore al rapporto uomo-macchina, sottolineandone limiti e proponendo una visione di mondo in distruzione ed esigente di ritrovare un sottile velo di speranza laddove la speranza sembra essere morta da un po’ in una poliedricità di fondo che fa scuola per approccio di situazioni create e in grado di ricavarsi un posto d’onore nelle produzioni di genere.