Sendorma – Notturno 1 (Overdub Recordings)

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Rock imbrigliato nella luce degli anni ’90 a disquisire forme e costruzioni che si affacciano egregiamente alle idee mutevoli che avanzano ed esigono di ricercare una sostanza che si fa preponderanza nell’attimo, affondando radici nel vecchio per affacciarsi al nuovo. Immagini in dissolvenza si comprimono nella criptica messa in scena della vita dove a raccontare vicende, personaggi e narrazioni sono i Sendorma attraverso un rock ben ponderato dove i testi sono omogeneità che luccica e abbaglia e dove il substrato e l’apporto di nomi come Luca Vicini, già con Subsonica, Giovanni Versari al mastering con nomi simbolo quali Muse e Il teatro degli orrori portano l’intera composizione ad affacciarsi ai testi elaborati con l’aiuto di Luca Ragagnin, poeta e scrittore che dona potenza controllata ad un cerchio che si chiude e si riapre davvero importante. La traccia d’apertura Alba lenta è qualcosa di eccezionale e ipnotico capace di convogliare materia in pezzi come Diamanti e asfalto, Il potere del silenzio o la finale Notturno per un album composito che sfiora incursioni post rock in grado di diventare bagliore omnicomprensivo oscuro e di rara introspezione.