Rainbow bridge – Dirty sunday (Autoproduzione)

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Trio di potenza acida che implementa la lezione del tempo, la lezione degli anni ’60, quella di Hendrix per intenderci in una costante ricerca di fondo che approda allo strumentale dove le incursioni si fanno sempre più vive in una chiara e netta psichedelia che fa scuola e porta il nostro Giuseppe Piazzolla, Fabio Chiarazzo e Paolo Ormas ad instaurare e a tessere geometrie di improvvisazione sostenuta in un disco che ha il sapore di una sporca domenica costituito per l’occasione da cinque pezzi che implementano il valore intrinseco di questo EP e garantiscono un approccio del tutto riuscito a canzoni che trasportano l’ascoltatore attraverso il tempo per come lo conosciamo. Un album stratificato e nel complesso immediato che farà impazzire di gioia i nostalgici di genere e lascerà spazio alla luce colorata proprio quando quest’ultima sembra non aver spazi d’apertura.