Pulsatilla – Anemone (Floppy Dischi)

Ecco sulla breve distanza comparire dal nulla, o quasi, il disco intero, il sospirato full length dei romagnoli Pulsatilla, un album che non tradisce le aspettative e fa dell’originalità un cavallo importante per sfondare le vicissitudini quotidiane attraverso un dream pop che strizza l’occhio alle composizioni dei The Smiths e si concede schitarrate elettriche in gran spolvero e soprattutto piene di quella genuina introspezione che fa della particolarità un punto di svolta, un punto importante da cui partire. La poetica presente in Anemone prende spunto dai sentimenti legati ad un abbandono indissolubile, dal bisogno di riappropriarsi di ciò che è andato perduto utilizzando un linguaggio ben strutturato e nel contempo un linguaggio che si perde nelle elucubrazioni sognanti di una musica che non ha indicazione temporale precisa, ma piuttosto un suono cangiante e irrimediabilmente proteso ad immagazzinare un senso di nostalgia con ciò che ci gira intorno. L’Anemone è bellissimo e delicato, proprio come noi, sospesi sul filo delle effimere esperienze a ricercare nel mondo materiale la chiave per il nostro stare meglio; i Pulsatilla riescono nell’impresa di mettere in versi tutto ciò che li rappresenta, lo fanno con il piglio di chi sorprende senza strafare, lo fanno con la capacità onirica di trovare il giusto compromesso tra sogno e realtà.