Palinurus Elephas – Fame di niente (Autoproduzione)

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Giovani alle prese con il proprio scavare dentro per rilasciare pian piano una musica fatta di sogni e di speranze, improntata su di un indie rock che amplifica aspirazioni e volontà di costruire qualcosa di innovativo partendo dalle soggettività, dall’essere parte di un qualcosa che in queste otto tracce di annientamento cerca di trovare un proprio mondo, una propria via costruita ad arte e rilasciata pian piano per dare un senso diverso a tutto ciò che li circonda. Sono in quattro, provengono dall’Oltrepò pavese, si chiamano come gli antichi definivano l’aragosta mediterranea anche se abitano ai piedi delle montagne, fanno un indie rock genuino spruzzato dalle mode del momento stabilendo, attraverso testi  mai banali, una costruzione di forma canzone che si apre con Testa bassa e finisce con Secondo cervello, parlando di piante, di dio e di creazione, di mondi da comprendere, da allargare, trasformando tutto ciò che è banale in un qualcosa di necessario di cui nutrirsi, quasi fosse un respiro a cui non possiamo rinunciare.