Orca – Estinzione (4inaroom Records)

Musica rituale derivante dalle profondità della terra, dal nostro inconscio che lascia presagire dissolvenze in evoluzione che si arrendono all’ineluttabilità del tempo, al nostro essere incapaci di fronte al mondo in decomposizione. Musica potente, disturbante, in grado di cogliere le sfumature della rabbia per trasportare il tutto all’interno di una bolla che può scoppiare da un momento all’altro che può esplodere in frammenti di anime perdute in un sound che accarezza il tribale, ma nel contempo anche lo screamo, l’hardcore e l’indecifrabile esigenza di urlare al mondo una propria appartenenza. Il tutto suona come una realtà omogenea e nel complesso gli Orca sanno il fatto loro, trasformando l’inutilità in qualcosa di potente e straniante e facendo percepire all’ascoltatore parole che entrano facilmente nella testa e nello stomaco senza lasciarlo più. Estinzione è un disco che ci tocca da vicino, è un parlare di vissuti e di futuro, delle metafore che riguardano l’umanità e di quell’esigenza di pieno/vuoto che risiede all’interno di ognuno di noi e che giorno dopo giorno cerchiamo di colmare oltre ogni concetto o realtà preimposta.