Nevica – Tengo (Area 51 Records)

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Disco oscuro e in qualche modo ovattato che costringe l’ascoltatore ad entrare all’interno di un mondo che si ispira all’opera di Murakami 1Q84, già similare per alcuni aspetti all’orwelliana 1984, per un album intellegibile e pronto a stupire ascolto su ascolto. Il progetto Nevica di Gianluca Lo Presti è un pugno allo stomaco al perbenismo da salotto e di certo non consola prima di andare a dormire, ma piuttosto si muove tra un’alterata percezione della realtà e un bisogno di comunicare un futuro distopico e spaventoso, un futuro fatto di generazioni affondate per sempre nell’ineluttabilità costante. La terribile bellezza dei temi trattati si sposa con una musica d’insieme ragionata ed eterogenea nella sua complessità. Tengo si muove tra territori che ricordano il miglior rock alternativo degli anni ’90 fino ad approdare ad un uso contemporaneo di sintetizzatori e costruzioni mentali che ben si amalgamano con questa proposta. Gianluca Lo Presti costruisce un mondo dentro ad un altro mondo, riesce a dare spazio all’immaginazione creando un concept di rara intensità.