Montauk – Vacanza/Gabbia (LABELLASCHEGGIA)

L'immagine può contenere: cielo, albero e spazio all'aperto

Punk di risveglio post o pre estivo che a dir si voglia incentrato su vacanze e affini, dove la stretta morsa della gabbia routiniana attesta le difficoltà di far parte di una società di per sé malata e accentrata nei confronti di un filo occidentalismo che annienta i costumi, annienta la bellezza e nel suo senso profondo annienta le libertà in nome di un progresso a specchio, un progresso fotocopia che vede nell’omologazione un’ancora di salvezza presumibilmente certa.

Montauk è una spiaggia guarda caso, Montauk è anche la rabbia però nei confronti di questo sistema e in queste canzoni, tredici per l’esattezza, le parole si sciolgono al sole in un soft hardcore prudente mescolato ad un pizzico di cantautorato nella ricerca testuale immagazzinando pezzi che si susseguono rapidamente e legati da un filo rosso che porta l’ascoltatore ad aprire gli occhi nei confronti di ciò che fa più male.

Da Privata a La neve si passa con facilità da una situazione ad un’altra tenendo a fuoco però quella necessaria guerra quotidiana che ha per nemico un bagliore effimero di velata importanza ritrovato per l’occasione grazie ad una rivolta musicale che parte proprio dal prendere atto che alla fine tutto ciò che è tangibile dura solo un istante.