Molla – Prendi Fiato (Jazz Engine)

untitledLuca Giura, in arte Molla è un polistrumentista a tutto tondo della scena barese che in questo
nuovo progetto riveste di lucentezza i testi di Ambra Susca e con meravigliosa inquietudine li trasfigura
donando loro attimi di bellezza immediata.
Debitore di un suono legato ai conterranei “La fame di Camilla” e con piglio brit pop calcolato ci regala un album
che è un concentrato di canzoni legate alla distanza da raggiungere, da percorrere per cambiare,
da far assaporare, dal desiderio di uscire dall’apnea costante dei vincoli dell’amore gridando al mondo intero
un nuovo messaggio ricco di speranza.
Ecco allora che le basi ritmiche si fanno incalzanti con una voce ammiccante, quasi a ricordare il migliore
Moltheni dei tempi che furono: un intreccio di istantanee che si fanno idealizzazioni di luoghi in
continuo mutamento, un continuo cambio d’abito nell’incostanza della vita, un movimento perpetuo lungo
la pista della vita.
Canzoni come “Barbie ’83” o la bellezza leggiadra di “I nostri occhi” riempiono i pensieri sottolineando
l’importanza del progetto e la cura con la quale questo è sbocciato.
Meraviglia sonora poi la possiamo ascoltare in “Prendi fiato”:
“Ti sentirai senza fiato e troppo stanca per riempirti ancora” un’inesorabile discesa negli abissi
della coscienza dove il cuore non è più cuore, ma materia persa nell’oscurità.
Un disco ricco di speranza questo, che ingloba l’amore del mondo e per il mondo in 10 tracce
pop dal sapore dolce-amaro.
Un album che si fa gabbia aperta dove chi dentro ci vive è pronto per spiccare il volo.