La bestia Carenne – Coriandoli (Bulbart)

Pazzia sonora che si forma e si contorce nel ricreare labirinti che non danno nulla per scontato, ma piuttosto rafforzano una condizione esistenziale che si estende in questa trasposizione allucinata di pezzi sonori che sfiorano e colpiscono voracemente la potenza dell’intelletto studiando il potere sotto diversi punti di vista e creando un’unione di musica acustica e musica elettronica calibrata a dovere dove gli interventi si fanno veicolo stesso per la spiegazione di concetti originali e del tutto trasportabili nella società moderna, per un disco che parla del quotidiano, ma lo fa in maniera del tutto originale, una specie di concept sugli abusi di poteri che trovano nel singolo Le gambe belle materia di studio per lo stesso Freud incarnando un’idea di ricerca che propria nella sessualità vede la riconduzione di un quadro più ampio che ben si sposa o meglio che ben si accoppia con una musica strampalata, ma mai banale, sdoganando l’easy folk del momento e arrangiando una musica che ha proprio il sapore di una vita intera.