John Strada – Meticcio (NewModelLabel)

Classico rock meticcio e incanalato con aerei di prima linea che partono dagli States per finire diretti diretti in un turbine italiano che trasforma il cantato in un blues maledetto, preistorico copricapo sonoro che raccoglie tutto ciò che creò le origini di miti musicali, partendo da Bob Dylan e arrivando pian piano allo Springsteen d’annata, portatore quest’ultimo di quella bandiera a stelle e striscie consunta dal tempo e dal capitalismo smodato.

In John Strada pulsa l’Emilia, il caldo assolato che crea un continuo disorientamento sonoro con l’ambiente circostante, calcando la mano su chitarre ben impostate, dal suono graffiante e da una cura per così dire strutturale nella creazione di pezzi che a tratti risultano già sentiti, a tratti invece riacquistano un vigore nuovo, uno spirito di giovinezza che deve e vuole mantenersi tale come lucertola al sole che acquisisce forze e splendore.

Le canzoni scivolano via lasciando profondità inusuali per il genere con pezzi quali Torno a casa o nella bellissima Sangue e polvere dedicata alle vittime del terremoto emiliano.

Un disco dalle tinte bluseggianti, con tanto di cori che richiamano al soul e indiscutibilmente si inerpicano verso vette in continuo divenire, un’artista con tanta strada alle proprie spalle e soprattutto con tante esperienze di vita che, grazie anche a questo album, risultano essere punto di partenza per nuovi cammini.