Infrared – Infrared (Autoproduzione)

Un salto indietro negli anni ’90, un salto fatto con l’elastico, da altezze vertiginose, suoni rock in bilico tra Skunk Anansie e Guano Apes per un Ep che brilla per voracità e voglia di creare melodia nel rumore, la potenza e la quiete, la calma apparente e quella sensazione umana avvolgente e penetrante di dare un senso alla forma canzone, di dare un senso al viaggio mentale con paradigmi semplice e ben strutturati, capaci di dar vita a pezzi di impatto improvviso e immediato.

Gli Infrared intascano una buona prova, cinque brani che non passano inosservati e con le carte in regola per entrare a pieno diritto nel mondo del rock internazionale, forse osando un po’ di più, ma certamente con una base solida e sicuramente rodata; un disco che fa scorrere rapida la memoria a più di vent’anni fa, dove l’energia era parte vitale del nostro vivere quotidiano.