Four Green Bottles – Step (IRMA Records)

Padovani, alternativi quanto basta per accogliere fiori da far rinascere e da far rivivere grazie alle sette tracce che compongono il loro nuovo lavoro.

Un’unione inusuale di generi che si intersecano in armonie del tutto portatrici di un sound energico e sinceramente pronto a sorprendere, a emarginare l’inutile per dare un senso al dovere, al prototipo di ciò che potrebbe essere buono ai nostri tempi.

La facilità d’ascolto che si ha con i Four Green Bottles si associa a band dalla spiccata internazionalità, incrociatori sonori per animi che esaltano il riemergere, un indie rock compresso e pronto all’esplosione.

Spiriti affini li troviamo in qualcosa dei primi Staind o Nickelback, passando per la cometa inespressa degli Starsailor.

Un suono quindi che coinvolge già dalle prime battute con Hurricane passando per la ballata My Home interrotta dalla convincente Wind che anticipa la post punk You live what you feel.

Buona prova inoltre in Ora Che, pezzo cantato completamente in italiano anche se la vera simbiosi si trova con la lingua inglese, quasi fosse un costrutto a cui non poter rinunciare, ne è esempio lampante nel finale la meditativa Hands.

Un disco autunnale di foglie da raccogliere tra boschi infiniti in cui poter rompere il silenzio con una folata di vento.