Fedora Saura – La via della salute (Pulver & Asche Records)

La pelle che si muove lacerando al suolo e trasformando inusuali colori in alternanze cadenzate di ossa lasciate lì a raccontare una storia che ci appartiene.

Questa storia parte dagli anni 80 e prende vaporosi riflessi della new wave per riportarla ad una dimensione più italiana, più nostra trasfromando il punk d’annata e lasciandolo evaporare in un qualcosa di più completo ed elaborato.

I nostri Fedora Saura, al loro secondo album, incanalano maggiormente un flusso di pensieri che si elogia in protesta e respiro, si fa reale nella lotta affondando le proprie radici in costumi inusuali, rende vero ciò che poteva essere utopia.

Si usa la forma della poesia canzone, del narrato monotono come facevano i grandi CCCP di allora, ma con la differenza che i Fedora Saura si ritrovano catapultati nel 2014, con nuove problematiche e aspetti da affrontare.

Loro non sono italiani, sono svizzeri, ma questo poco importa, l’interessante di questa band è la continua ricerca sonora metrica che si espone maggiormente in pezzi come Peso/Mondo, La natura e nella finale Continentale.

Un disco fatto di racconti e trovate stilistiche alquanto ingegnose che ci possono raccontare un intero universo, tanto sono reali e tangibili quanto sono verosimilmente nostre.