Fall of Minerva – Portraits (Overdrive Records, Basick Records)

La rabbia lacerante che va oltre l’orizzonte e si staglia di energia dalle viscere che implementano l’odio di una generazione per tutto quello che li circonda, presi sul serio dalle spallate della vita in frantumi, orgoglio per chi sotto il palco non smette di gridare una musica sostenuta da un cantato urlato screamo che concede spazi di dilatazione in pezzi in cui trova spazio un cantato italiano, quasi incomprensibile, a manifestare una forza di volontà incompresa dai più, ma di sicuro effetto, tassello dopo tassello, in un vortice sostanziale, sostenuto da una notevole base ritmica e chitarristica, sostenuto da quell’esigenza di urlare al mondo la propria esistenza.

Loro sono i Fall of Minerva, vengono da Vicenza, ma la loro musica ha poco a che vedere con le produzioni locali, hanno invece una forte connotazione internazionale che li porta a collaborare con distribuzioni che si trovano fuori dai confini italiani a sancire un sodalizio e una speranza di essere luce nel buio che avanza, ritratti del tempo che viviamo, ritratti di un mondo in decadenza.