Fabio Biale – La gravità senza peso (Autoproduzione)

Disco di finezza e sudore che ingloba la lezione del tempo passato per abbandonarsi a solitarie serenate di vita capaci di raccontare i singoli passaggi, i singoli particolari di un mondo alquanto variegato che gira attorno a noi, un complesso di poesie in musica capaci di donare spazi di contaminazione tra il cantautorato, il folk e e lo swing da ballare come non esistesse un domani. Fabio Biale è tornato e questo ritorno è caratterizzato da un disco davvero stratificato, ricco di sfumature e nel contempo di essenzialità, quell’essenzialità di fondo che si perde nel raccontare le vicende amorose di gatti che guardano la luna in una peripezia gitana tra violini suonati dallo stesso cantautore, contrabbassi corposi e chitarre manouche a ricomporre quel paesaggio di vita agreste e di periferia che annega negli amori stagionali e nel contempo non smette di cercare una propri strada da seguire, una propria via di fuga dalla realtà. Ospiti presenti Zibba, Dario Canossi dei Luf e l’attore Mauro Pirovano ad impreziosire un album davvero sorprendente sotto molti punti di vista, un disco che trasforma la pesantezza delle nostre giornate in qualcosa di leggero, senza gravità.