Eusebio Martinelli and the gipsy abarth orkestar – Apolide (Autoproduzione)

Un disco colorato, che prende forma su di una tavolozza pronta a riempire i vuoti esistenziali di una tela bianca, insignificante e priva di spessore, un disco pronto a riempire di arcobaleni i giorni più tristi, i giorni tutti uguali.

Eusebio Martinelli, dopo aver raccolto i frutti di un primo disco e più di 200 date dal vivo in tutta Europa, si lascia trasportare dall’irrefrenabile passione che lo contraddistingue da tempo e confeziona un album caratterizzato dal marchio di fabbrica ormai conosciuto che lo porta ad incrociare il folk alla tradizione balcanica e tzigana con la banda di fenomeni virtuosi: Gipsy Abarth Orkestar.

Il disco è stato concepito per i cittadini del mondo, quelli che non credono in distinzioni o barriere, anche perché Eusebio, forte di questo pensiero, si fa portavoce soprattutto di un’ode al viaggio come simbolo di rivalsa e di vittoria nei confronti del piccolo giardino che è dentro ad ognuno di noi e che con la forza deve essere sradicato per lasciar spazio a qualcosa di più forte, vivo e vero.

I ritmi travolgenti ci fanno presto sognare e le uniche tracce cantate: Danze sulla polvere, Grecale e Le cantine di San Giglio sono la conferma che si può raccontare un passato, un vissuto, come fosse istantanea che tutti possiamo cogliere, capire e comprendere.

Un album per la bella stagione, un album per tutte le stagioni, un disco che porta la dimensione onirica a realtà per farci vivere intense esperienze anche nel salotto della nostra casa.