Erin K – Little Torch (La Tempesta)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.Sono poesie sussurrate, ricercate, accolte, sono attimi di bagliore prima della tempesta che si lasciano cullare da refrain immancabili e impagabili che aprono il cuore e consegnano all’ascoltatore una prova leggera, sospesa ed egregiamente suonata, dove tutti i tasselli sono al loro posto e dove il dolce cantato si raffronta con parole che emozionano, stupiscono ed incalzano incrociando sogni d’infanzia ad ineluttabilità della vita. Tra speranze e bisogno di uscire, la nostra Erin K che soltanto da pochi anni conosce la chitarra, ci regala canzoni che escono da un fantomatico cilindro con facilità estrema, pezzi che per l’occasione sono prodotti artisticamente da Appino e dove nelle stesse registrazioni compaiono musicisti del calibro di Enrico Gabrielli, Roy Paci, Simone Padovani e parte degli Zen Circus per un apporto sonoro davvero notevole che non si inerpica in orpelli leziosi, ma piuttosto mira alla sostanza, mira ad esaltare l’impalcatura stessa di canzoni che si auto-sorreggono e trovano una propria via di fuga, un proprio mondo, sussurrando con classe e grinta un senso di appartenenza e una strada da seguire, tra lo zucchero filato al limone e le noccioline salate da ingoiare fino ad esserne sazi.