Davide Solfrini- Vèstiti male (New Model Label)

Indossiamo vestiti per apparire o per far parte di un mondo che magari ci sta stretto, tra le solitudini quotidiane e il nostro vivere male che ci porta inesorabilmente a fare i conti con il nostro io, con noi stessi, tra le difficoltà di ogni giorno e quella forza che ci appartiene e che ci fa andare avanti oltre ogni cosa. Davide Solfrini continua la sua ricerca musicale attraverso panorami intrisi di verve poetica e letteraria, dove la ricerca testuale si sposa e va di pari passo con quella delle sette note, lo possiamo capire già dalle prime battute del nuovo disco, Vèstiti male, attraverso quella Portiere Notturno che sembra racchiudere un concetto essenziale presente in tutto il disco e cioè quel mondo mostruoso di cui facciamo parte, quel mondo che non riconosce l’essere umano come tale, ma piuttosto ne sottolinea i lati deboli e le continue sottomissioni; dal mondo lavorativo appunto, fino ad un mondo estetico raccontato nella title track, per arrivare all’oscurità dell’anima di Una volta ero un uomo diverso il nostro intasca una prova caratterizzata da chitarre anni ’90 e quel piglio malinconico e introverso che ben si lega al concetto di abbandono sociale presente nel nostro incedere quotidiano.