Daniele Brusaschetto – Flying Stag (Wallace/Bandageman/Bosco Rec/Solchi sperimentali discografici)

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Ritorno alle origini, ritorno al tempo perpetuo dove l’ispirazione la faceva da padrone per toccare apici di puro godimento musicale e senso condiviso di appartenenza. Ritorno al metal per il musicista Daniele Brusaschetto, ritorno costante per celebrare una pluridecennale carriera fatta di numerosi album capaci di toccare i generi più disparati e intensi. Con il nuovo Flying stag il nostro intensifica il rapporto con un genere da sempre amato, canalizzando le capacità acquisite nel tempo e riuscendo in qualche modo a dare vita in simultanea a qualcosa di veramente vissuto. Suoni fuori controllo, potenza sonora senza freni, ritmi che scorrono alla velocità della luce perseguendo un senso di unità introspettivo e carico di appeal concentrico. Daniele Brusaschetto si muove bene da Otherwhere passando per The unreal skyline, Fanculo mondo e From a tight angle registrando un disco che vede, con la batteria perfetta di Alberto Marietta, un compimento di un’opera sviluppata negli anni e carica di freschezza e speranza.