Dadamatto – Canneto (Autoproduzione)

Nel nuovo dei Dadamatto c’è una potenza controllata e aleatoria sempre lì lì sull’esplodere ad innescare nella mente di chi ascolta visioni ultraterrene che si fondono con la campagna, con il vivere di ogni giorno, in un forsennato apprendere e veicolare la quiete che ripara, consola, seduce e ama. Canneto è tutto questo, un disco di sette canzoni che convincono già dalla apertura della title track che si svolge e coinvolge attimi di beat analogico impresso nella mente di qualche decade fa fino ad arrivare alla sostanza materica di pezzi essenziali come Impero, Sperma, Zanzare in una psichedelia sfiorata che abbonda nel cantautorato sempre in tiro che non abbandona la questione poetica, ma piuttosto ne fa punto di forza per comunicare un disagio. Canneto è il profumo di un giorno nuovo, di qualcosa da imparare, di una ricerca continua fuori dalle mode intrinseche e contagiose, il disco dei Dadamatto è impatto per la mente e per l’anima prima di tutto, è un circoscrivere la realtà in uno spazio ben definito che guadagna attimi di vita proprio dove la vita sembra essersi esaurita.