Casa – L’inottenibile (Dischi Obliqui)

L’inottenibile

Spogliato di ogni orpello di genere, sempre difficile comunque da etichettare, ritorna il progetto Casa con un disco che mira direttamente al senso materico del tutto, in un vortice concentrico di impressioni gettate sulla tavolozza della vita attraverso suoni sintetici, oscillanti e privi appositamente di ogni forma strutturale concessa. Suoni scarni quanto basta per creare un unico ambiente lineare che in trasposizione evolve e ritorna sui suoi passi. Filippo Bordignon in questo nono album e quasi in solitaria, compie un’evoluzione che rispecchia un senso di origine del tutto soggettiva. Non ci sono le improvvisazioni avant jazz, non c’è più l’art rock degli inizi, c’è piuttosto una capacità intrinseca nel delineare un paesaggio solitario, un digitale che irrompe nella natura e buca la tela di ciò che può essere esplorato per concentrarsi sulla forma uditiva del tutto per un rigoroso suono monocorde che nella tecnica dell’essenza trova la propria via di fuga. Trenta tracce e poco più di trenta minuti di disco a creare un album che non si fa ascoltare, ma che piuttosto va compreso nella sua complessa profondità.