Angela Kinczly – Tense Disorder (Neurosen/SRI Productions)

 

Disco esistenzialista che dipinge paesaggi sonori di rara bellezza coadiuvati da un mix di elettronica preponderante che ricorda le infinità concentriche di gruppi come Amycanbe e Radiohead in quattro pezzi di una bellezza che si fa sostanza e apre la strada a soddisfazioni estemporanee magnifiche e compresse, eleganti e armonizzate, dove l’esistenza e il guardarsi dentro prendono il sopravvento in un vortice che si apre con la title track Tense Disorder fino a riprodurre un’angoscia quasi soffocante che si avverte sempre più nelle altre tracce presenti per un silenzio impercettibile in Spies, passando per Dark Secret Love e la meraviglia dell’attimo in A notion, un disco che ha il sapore veramente delle cose migliori, del pop incrociato ai sogni del momento che rielabora concetti esistenziali, rinnovandoli, facendo assaporare all’ascoltatore quel gusto dell’immaginario ricreato che qui si immola a sostanza per attimi sempre più reali e cangianti.