Abbracci Nucleari – Abbracci Nucleari (Autoproduzione)

Perdersi tra le braccia contaminate del futuro e scoprire che siamo cambiati, diversi, coscienziosamente lontani, ma fisicamente vicini, una carne che si strappa dolcemente per prendere un posto nell’immateriale vero, puro, per un suono leggero, calmo, introspettivo, un racconto che si fa narrazione per immagini, la volta celeste che si fa scenario al divenire e in fondo una strada da seguire.

Gli abbracci nucleari confezionano un EP stratificato e notturno, ricco di incursioni soul mescolate al cantautorato e all’elettronica, quella musica fatta per il cuore e con il cuore, che non riesce a stancare, ma che si immola in mescolanze dubstep e portatrici di ritmi corposi, seppur minimali, per quattro canzoni che sono un piccolo mondo da assaggiare, da scoprire.

Cinque pezzi soltanto, ma che pezzi, troviamo in apertura la bellissima Prenditi Cura di me ad aprire paesaggi decostruiti, passando per Neanche questo basta e le solitudini di Il giardino delle emozioni, per completare il cammino con l’importante Brucerei  e il finale di luce lasciato a Notte pluristellare, per un disco che porta con sé il sapore di ogni soddisfazione futura.