-FUMETTO- Davide Barzi/Sergio Gerasi – G&G Giorgio Gaber a fumetti (BeccoGiallo)

G&G-Giorgio Gaber a fumettiTitolo: G&G Giorgio Gaber a fumetti

Autori: Davide Barzi/Sergio Gerasi

Casa Editrice: BeccoGiallo

Caratteristiche: brossura, 144 pag, b/n

Prezzo: 17,00 €

ISBN: 9788899016340

 

Il giovane e l’adulto in una poesia di pensieri che incrociano l’esigenza di dare un senso ad un’esistenza fuori dagli schemi, in cerca di un contatto d’amore che non vede il riflesso dei propri genitori, ma piuttosto un Signor G che funge da padre bizzarro e maestro di vita, un insegnante folle che ripercorre gli anni di una carriera altalenante che gioca un ruolo da protagonista proprio quando l’affossamento preponderante di idee sta per arrivare, in una continua rappresentazione di farsa teatrale, non incasellata, ma inglobata in un vortice di stati d’animo che suscitano interesse e nel contempo disorientamento; un’opera letteraria prima di tutto che costringe il lettore a riprendere in mano più volte i diversi aspetti della vita del cantattore per capirne le esigenze, ma anche e soprattutto valutarne la poliedricità che si coglie nell’attimo, nel momento appena vissuto.

Un lavoro di perizia quindi, quello di Davide Barzi e Sergio Gerasi che attraverso un comparto grafico e letterario davvero invidiabile, riesce nell’intento di compiere una trasposizione in fumetto metaforica della vita di un bambino, alle prese con il mondo e con una famiglia sempre meno attenta alle sue esigenze, un bambino in cerca della propria libertà, parola abusata, ma essenziale per capire i chiaro scuri esistenziali che si respirano nell’aria, quella libertà fatta di promesse e di bisogni da conquistare, timido sole in un pomeriggio d’inverno capace di ricreare nel cuore la primavera palpabile, come foglie tra le pagine di un parco a riscoprire l’amore, ciò che non troviamo dentro lo cerchiamo fuori, e la narrazione si muove ricreando nella mente immagini che rimandano alle più belle canzoni di Gaber, raccontate per l’occasione con velato sarcasmo istrionico in un teatro canzone capace di segnare decenni di cultura italiana per un modo di approcciarsi alla vita unico e raro.

Freschezza disinvolta che non cade nel banale, ma stratifica la lettura grazie a passaggi spontanei e carichi di energia in un parallelismo continuo che spiega e ricorda, scava e assapora, in un groviglio sbirciato proprio da quel sipario-confine tra canzone e nuovo avvio artistico post ’70, quel nuovo così difficile da comprendere fino in fondo, quel nuovo che a pensarci bene inizia proprio con Il Signor G, spartiacque necessario per la poetica del domani, passando per La libertà, Dall’altra parte del cancello, virando verso il nucleo centrale del tutto, attraverso quella Polli da allevamento che è manifesto anti omologazione, uno dei mali del nuovo vivere, quasi una scelta necessaria per combattere la solitudine, una solitudine da lasciare in disparte e ricordata nel finale attraverso le parole importanti quelle raccolte in Non insegnate ai bambini, canzone-monito, per gli uomini che saremo.

Un’anarchia segnata, quella di Gaber, dal passaggio e dalla trasformazione, perché Lui parlava quasi sempre di speranze e di paura come l’essenza della sua immagine futura, un’immagine che con dimesso savoir faire ha saputo coltivare fino all’ultimo saluto, su quel palco che si chiamava vita e che amava, poi, così tanto.

Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.beccogiallo.org/shop/157-gg-giorgio-gaber-a-fumetti.html

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