Miriam Ricordi – Cibo e sesso (Rodaus)

Rock sfrontato senza mezze misure che regala inaspettatamente un netto schiaffo alla quotidianità e al perbenismo parlando di barriere da abbattere, pregiudizi da affrontare, nuove terre da conquistare. Miriam Ricordi, a lingua sciolta, ci presenta un album dal forte impatto emotivo. Un insieme di canzoni che non lasciano indifferenti l’ascoltatore e conquistano, in modo del tutto naturale, al primo ascolto. Cibo e sesso è anticipato dai singoloni Mi esplode la testa e Siamo sordi davvero, ma non passano inosservati brani come Venezia, Metabolismo, Vieni a provare. Un racconto di vita questo album. Un’unione magistrale di due argomenti. Un connubio potente di voce e azione in grado di dare le giuste soddisfazioni accontentando i palati più esigenti.


Roberta Giallo – Canzoni da museo (G-ROdischi)

Canzoni da Museo<small></small>

Eccentricità cantautorale che sposa il gioco di parole in un contrasto che diventa ossimoro palpabile nell’istante di ogni giorno. Roberta Giallo presta la voce alle poesie di Gastel, Rondoni, Roversi per un sodalizio con la parola-suono che ingloba le latitudini della vita impreziosendo l’etere di sogni e meraviglie da poter perennemente ammirare. Nove canzoni che sono un abbaglio e un pensiero che guarda lontano. Uno sperimentare attraverso l’uso del bel canto quel qualcosa che parrebbe ermetico e irraggiungibile a ricoprire lo spazio di bellezza pezzo dopo pezzo. Canzoni da museo raccoglie i cocci della meraviglia tentando di ricostruire il vaso della nostra interiorità partendo dall’essenza e utilizzando una colla speciale chiamata amore che sembra aggiustare qualsiasi cosa.